Calatafimi: Al Segesta Festival 2016, il 10 Agosto la seconda alba in Cartellone.

VINCENZO PIRROTTA, vi narrerà  le disgrazie e le avventure dell’ngegnoso e armato Cavaliere “DON CHISCIOTTE DELLA MANCIA” Di Miguel De Cervantes.

Era il 1605 quando il capolavoro letterario della letteratura del Siglo de Oro fu completato. E il suo protagonista, il personaggio più celebre di tutta la letteratura spagnola, rimane ancora una figura pressoché universale, soprattutto per quanto di simbolico è racchiuso nel racconto delle sue imprese: Don Chisciotte, ‘il cavaliere dalla triste figura’ aspira a restaurare la giustizia nel mondo emulando gli eroi dei romanzi cavallereschi, eroi di una realtà tramontata, ma in cui continua fermamente a credere.Lo sguardo dell’autoreè certamente più disincantato e meno ingenuo di quello del suo personaggio: Cervantes sembra infatti aver avuto l’intenzione di sottolineare, con la sua opera,l’inadeguatezza della nobiltàdi alloranel far fronte ai tempi nuovi che si andavano caratterizzando per un trionfo di materialismo e per il tramonto dei vecchi ideali e insieme quella di mettere in ridicolo la letteratura cavalleresca, preferendo ai suoi eroi immaginari e pomposi, il valore di quelli veri, quello dei soldati,ad esempioche, come lui, erano stati sul campo reale delle battaglia di Lepanto.

09/08/2016 - Pubblicato da Telepatti.it
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