Etna, vietato avvicinarsi: rischio di esplosioni lava-neve

Rischio di esplosioni idro-magmatiche provocate dall’interazione tra colata lavica e neve sull’Etna. Per questo motivo la Protezione civile siciliana ha segnalato ai sindaci dei comuni etnei la situazione di pericolo. Di conseguenza, diversi sindaci stanno emanando ordinanze che vietano l’avvicinamento al vulcano. La colata lavica che si è originata l’8 febbraio a quota 3.000 metri da una fessura eruttiva alla base meridionale del cratere ‘Bocca Nuova’ sta scendendo lentamente con discreta alimentazione, ed è giunta a quota 1.900 metri circa.

“Frammenti di lava incandescente possono raggiungere curiosi ed escursionisti sprovveduti, con conseguenze che è facile immaginare – dice il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno -. Va bene, quindi, ammirare lo spettacolo ma la sicurezza viene prima di ogni altra cosa. D’intesa con la Protezione civile regionale, mi appresto a firmare un’ordinanza in tal senso”.

“L’Etna ci sta regalando uno spettacolo mozzafiato – dice Fabio Mancuso, sindaco di Adrano -. Una colata lavica ha raggiunto il nostro territorio, arrivando fino a meno di 2.000 metri nella zona Galvarina. In tanti stanno cercando di avvicinarsi per ammirare questo fenomeno naturale, ma è estremamente pericoloso“. Il sindaco di Adrano ha firmato anche lui una ordinanza che vieta l’avvicinamento al fronte lavico.

Fonte: Agenzia Dire.it - www.dire.it

 

17/02/2025 - Pubblicato da Telepatti.it
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