Sulla vicenda avvenuta all'Ospedale di Patti, è intervenuta anche la Cisl con un comunicato congiunto del Segretario Generale CISL e del Segretario Generale della CISL Medici.
«La vicenda avvenuta all’Ospedale di Patti fa emergere ancora di più la necessità di una sanità che sappia programmare e che debba essere organizzata, soprattutto sul territorio». A dirlo è il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi, insieme al segretario generale della Cisl Medici Giuseppe Costa, commentando il caso avvenuto all’ospedale Barone Romeo.
«La mancanza di strumenti e supporti, il mancato monitoraggio e la gestione della sanità complessivamente – aggiungono Alibrandi e Costa – costringe spesso i medici e sanitari ad operare in condizioni di emergenza pur di salvaguardare la salute dei cittadini. I medici ed i sanitari, soprattutto nei Pronto Soccorso, sono costretti a lavorare in condizioni difficili e rischiano in prima persona, anche aggressioni fisiche».
Alibrandi e Costa ricordano come il tema dei Pronto Soccorso sul territorio provinciale messinese sia stato al centro di diverse manifestazioni e proteste. «Sembra quasi paradossale – proseguono i sindacalisti Cisl - dover ricordare come siamo stati costretti a scendere in piazza per i presidi medici di Barcellona e Milazzo, per l’ospedale di Sant’Agata Militello. Ma alla base c’è sempre la necessità di rispondere alle esigenze del territorio con gli strumenti idonei a curare i cittadini. Spesso non avviene perché la politica non adotta quelle misure necessarie affinché ciò possa avvenire. Quindi, non è sufficiente chiedere scusa per essere assolti dalle responsabilità che sono di chi governa. A gestire la sanità devono essere manager capaci, non designati per logiche politiche».
Nella foto, l'ingresso del Pronto Soccorso dell'Osperdale Barone Romeo di Patti