Patti (Me): Ecco le proposte del sindaco per salvare la città: aumentare le tasse

Il sindaco di Patti, Mauro Aquino, su sollecitazione del presidente del consiglio Giorgio Cangemi, ha presentato le proposte per risanare le casse del Comune riequilibrando il bilancio e garantendo i servizi a domanda individuale quali la mensa scolastica, il trasporto alunni e l'assistenza domiciliare agli anziani.

Tutte le soluzioni proposte dal primo cittadino si basano esclusivamente sull'aumento delle imposte a carico dei contribuenti senza prevedere eventuali tagli alla spesa o recupero alternativo di somme, come, ad esempio, la lotta all'evasione fiscale.

Queste le tre proposte del sindaco: la prima prevede di riportare l'Imu e l'Irpef alle quote dello scorso anno ovvero 1,05% e 0,8% con l'aggiunta della tassa di soggiorno a partire dal primo luglio; La seconda propone l'Imu all'1,03%, Irpef al massimo consentito dalla legge (0,8%) e reintroduzione della Tasi sulla prima casaall'1x1000. La terza proposta ipotizza l'Imu all'1,02%, l'Irpef allo 0,8%, la Tasi sulla prima casa all'1x1000 oltre alla tassa di soggiorno a partire dal primo luglio.

Oggi pomeriggio alle ore 15 presso Palazzo dell'Aquila si svolgerà una riunione informale del civico consesso per analizzare le proposte presentate dal sindaco Mauro Aquino in vista del consiglio comunale di domani pomeriggio. E' prevedibile che gli esponenti dell'opposizione attaccheranno l'amministrazione che ha messo sul piatto esclusivamente l'aumento delle tasse senza avanzare ipotesi di riduzione della spesa e di entrate alternative, così come era stato invece richiesto negli scorsi incontri. Le proposte dell'amministrazione per riequilibrare il bilancio rischiano di non essere accolte favorevolmente dal civico consesso, messo adesso con l'acqua alla gola. Ma, in assenza di eventuali integrazioni alle proposte, l'assise potrebbe anche non votare l'aumento delle tasse. A quel punto il sindaco sarebbe obbligato a trovare soluzioni concrete ed iniziare a dialogare in maniera diretta con il civico consesso per risolvere i problemi della città. Altrimenti a pagarne le spese sarebbero esclusivamente i cittadini, ad iniziare dai 93 precari che, in assenza di fatti concreti, rischiano il mancato rinnovo del contratto in scadenza a fine mese.  

25/05/2015 - Pubblicato da Telepatti.it
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