Taranto, madre abbandonò neonato nella spazzatura: condannata a 2 anni

A Taranto una triste vicenda di cronaca ha trovato una sua prima conclusione processuale il 17 dicembre scorso. E’ stata assolta dall'accusa di tentato infanticidio, ma condannata a due anni per abbandono di minore, la donna oggi 25enne denunciata per avere nell’agosto del 2023 abbandonato accanto ai cassonetti della spazzatura il figlio neonato subito dopo averlo partorito da sola nel bagno della casa di un’anziana a cui prestava assistenza come badante. Lo ha deciso il giudice Giovanni Caroli.
Del fatto si era occupato anche Telepatti con un articolo.

Il pubblico ministero aveva chiesto per la donna una condanna a 6 anni di reclusione, ridotta poi a 4 anni per il rito abbreviato richiesto. La strategia difensiva, invece, verteva sull'acquisizione di una perizia psichiatrica per dimostrare che in quel momento la ragazza era sotto choc e inconsapevole di quanto stava facendo, e come il conseguente gesto fosse “non cosciente e voluto”. 

La donna, di nazionalità georgiana, era stata identificata con l'ausilio delle videocamere di sorveglianza presenti in zona e dopo essersi recata in ospedale per le cure post-partum. La donna subito dopo, pentendosi del gesto, causato dalla paura di perdere il lavoro, volle riconoscere il bambino che le fu affidato dal Tribunale per i minori. L'avvocato difensore della donna intende fare ricorso alla sentenza una volta rese note le motivazioni del giudice.

25/12/2024 - Pubblicato da Telepatti.it
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