Viabilitā, il Comitato Valle del Timeto richiede serio interessamento e non propaganda per l'intervalliva Patti-Taormina
Il Comitato Valle del Timeto ha inviato una nota agli organi di stampa sul ritorno nel dibattito politico locale della strada a scorrimento veloce Patti-San Piero Patti Taormina, in concomitanza di alcune competizioni elettorali.
Così scrive: 'Non serve rimarcare l’entità e la continuità del lavoro svolto da questo Comitato di cittadini, che fin dalla propria formalizzazione nel 2012, ma già da prima, ha lavorato per far sì che questa importante opera si concretizzasse opportunamente, coronando il sogno di sviluppo quasi generazionale di questa valle dimenticata.
Continui e numerosi i solleciti e le richieste di intervento alla Città Metropolitana di Messina, relative alla manutenzione e messa in sicurezza del primo e secondo lotto della strada a scorrimento veloce Patti – San Piero Patti; completa la disponibilità al dialogo costruttivo e sinergico con le amministrazioni, anche in merito alla risoluzione delle mai risolte problematiche relative alla prosecuzione dell’opera (terzo lotto); ampia la collaborazione e i suggerimenti rivolti ai rappresentanti politici, nell’ottica di un modello di sviluppo del territorio sostenibile e privo di particolarismi o momentanee convenienze elettoralistiche.
Minimo, ahinoi, il riscontro tanto dai politici quanto dalle amministrazioni, se non nelle prime fasi calde della battaglia, quando nell’autunno del 2012 con una mobilitazione sinergica si ottenne il rifinanziamento del secondo lotto da parte dell’ex Provincia Regionale.
Poi quasi nulla, un dialogo a senso unico, la volontà di ragionare su un prosieguo sostenibile dell’opera bloccata sul nascere, un discorso serio sulla sicurezza e funzionalità di quanto già realizzato derubricato con la motivazione della mancanza di risorse economiche (verrebbe da chiedersi che fine facessero i proventi degli appostamenti della polizia metropolitana): il risultato di questi vuoti di interesse è sotto gli occhi di tutti ed è ampiamente riscontrabile dalle continue segnalazioni e dai post sui social di questo Comitato.
Nei giorni scorsi nuove fiammate, anche in risposta a progetti di collegamento ritenuti forse alternativi e più facilmente perseguibili, o forse maggiormente difesi dai rappresentanti politici che li hanno sponsorizzati: del resto dobbiamo ormai prendere pienamente atto dell’inconsistenza del nostro territorio, oltre al fatto che, spesso, proprio i voti dei mezzadri del comprensorio pattese contribuiscono ad eleggere quegli stessi soggetti che, per la vallata, mostrano poi poco o nessun interesse (chi è causa del suo mal…).
Cari amministratori, cari politici: le risposte si danno con le azioni concrete, non con i comunicati. È giunto il momento di scegliere con chiarezza in quale squadra giocare e di lasciare da parte le velleità cerchiobottiste e l’aura da finti salvatori della patria.
Se davvero c’è l’intenzione di riportare la “Patti – San Piero Patti – Taormina” al centro della discussione, si avvii immediatamente un tavolo tecnico con la Regione, la Città Metropolitana e tutti i portatori di interesse; l’ex Provincia renda noto quali sono gli interventi che sta mettendo in atto (notizie sullo svolgimento delle indagini propedeutiche alla progettazione?), come si collochi l’importante arteria nei nuovi strumenti di programmazione (in particolare il PUMS di prossima stesura), quali siano le tempistiche e le fonti di finanziamento previste per la prosecuzione dei lotti successivi al secondo.
Se, come si auspica da diverse parti, si potrà attingere ai fondi del Recovery, ogni ipotesi progettuale dovrà essere rigorosamente supportata dalla generazione di concreti benefici ambientali e da serie analisi trasportistiche, tenendo anche conto che, nel caso specifico della “Patti – San Piero Patti”, è stata già – letteralmente – percorsa parecchia strada (leggasi anche, speso parecchio denaro) e il prosieguo fino a Taorminapotrebbe (leggasi, deve) essere efficacementerealizzato tramite ammodernamento della rete stradale esistente: pensare diversamente sarebbe una follia (e questo lo sanno bene, dal canto loro, anche i promotori dell’altra intervalliva).
Sia ben chiaro: nessuno vuole pensare di privare il territorio del barcellonese, in particolare Rodì, Protonotaro e Fondachelli, di una necessaria infrastruttura moderna, di una colonna portante dello sviluppo economico e sociale; ma deve necessariamente valere il reciproco per Patti e il suo hinterland.
Questo Comitato, senza pregiudiziali e sterili campanilismi, continua ad esserci come sempre. Le persone di buona volontà si facciano avanti'.
16/03/2021 22:00:00 - Pubblicato da Telepatti.it